ñA partire dal 1200 a.C. si introducono in Mesopotamia dei nomadi Aramei alla ricerca di territori su cui stabilirsi. Il modesto regno assiro stabilisce sulle rive del Tigri una potente armata per arginare lÆinvasione.ñ
Si lancia poi, a sua volta, alla conquista di nuovi territori.
A partire dal 900 i suoi guerrieri, affamati di vittorie, affrontano i popoli confinanti e li sottomettono uno dopo lÆaltro: i Babilonesi, i regni fenici e aramaici. Dopo sanguinose battaglie, deportazioni, distruzioni e saccheggi, tutti si arrendono alla legge del pi∙ forte. LÆimpero assiro occupa lÆintero Vicino Oriente. I grandi conquistatori - Assurnasirpal II e il figlio Salmanazar III, Tiglat-Pileser III, Sargon II e Assurbanipal - si attribuiscono il titolo di signori incontrastati di un impero universale: ½re potente, re dellÆuniverso, re di Assiria, il re che da unÆestremitα allÆaltra del mondo ha instaurato il suo dominio sulle quattro regioni e vi ha insediato i suoi governatori╗.
Mossi dal desiderio di conquistarsi un posto dÆonore presso gli dΦi, tutti i re dedicano loro delle grandi costruzioni. Inoltre, volendo ognuno distinguersi dai suoi predecessori, edificano vasti palazzi e nuove cittα. Il palazzo, centro dellÆamministrazione, residenza reale e abitazione degli dΦi, deve mettere in evidenza la potenza dei suoi occupanti. Le sale di ricevimento e i cortili dÆonore, con i loro grandi bassorilievi ornati di pitture che esaltano le imprese del re, servono a far colpo sui visitatori. Scene di vittoria attestano la forza dellÆesercito, cortei di popoli vinti, giunti per rendere omaggio al loro nuovo sovrano, testimoniano lÆonnipotenza del re vincitore.
Ma tutto questo non avrebbe alcun valore senza lÆappoggio degli dΦi ai quali il re deve la propria gloria. Al fine di assicurarsene la protezione, costruisce per loro delle dimore facendo giungere da lontano i materiali pi∙ pregiati. Colloca delle figure fantastiche agli ingressi del palazzo, intendendo cos∞ scongiurare la cattiva sorte con la magia della loro presenza.
Ma alla fine tutto il corteo degli dΦi non basta a salvare lÆimpero - sfibrato da tante conquiste - dalle mire degli ambiziosi vicini Babilonesi e Medi. NΘ basta Assur in persona, il grande dio della nazione, il cui disco alato sovrasta il trono regale.
